Autostima in età evolutiva: come la si crea
Se avete notato che il vostro bambino sembra più insicuro ogni giorno che passa e pensate che abbia a che fare con l’autostima, è essenziale conoscere di più l’argomento informandosi a riguardo.
In questo articolo vi spieghiamo quali sono i segnali di una bassa autostima e come aiutare il bambino ad avere un’autostima di tutto rispetto.
Come capire se un bambino ha una bassa autostima
Al contrario di quanto si possa pensare, chiedersi quale sia la situazione di autostima dei propri bambini o degli alunni a cui insegniamo non è affatto un passaggio da saltare nel periodo in cui abbiamo a che fare con loro o nel loro intero percorso di crescita. Infatti, sono molto più frequenti di quanto si creda i casi di bassa autostima nei bambini, sin dagli anni dell’asilo o delle elementari.
Nella maggior parte delle situazioni, i bambini con una scarsa autostima provengono da una condizione di deprivazione dell’affetto o sono trascurati da parte dei famigliari anche più stretti come i genitori. Tali comportamenti ed esperienze possono instaurare nei bambini il pensiero di non essere meritevoli di affetto o di essere sbagliati perché non ricevono attenzioni o amore. La principale conseguenza che si ritrova nei bambini che hanno un’autostima bassa è l’assenza di resilienza, quindi faranno molta fatica ad affrontare le situazioni difficili fino a che non riescono a costruire un’autostima adatta.
Nella maggior parte dei casi, la bassa autostima nei bambini si manifesta attraverso tre comportamenti, ecco quali sono:
- La svalutazione: i bambini con autostima bassa tengono conto quasi solamente dei loro punti di debolezza e quasi mai di quelli di forza. Per questo, potrebbero fare i capricci al momento di fare i compiti, ma la realtà è che non pensano di riuscire a terminarli con successo. Spesso, questi bambini si pongono obiettivi poco realistici da raggiungere e nel momento in cui non riescono a realizzarli avranno la conferma della visione negativa di sé che avevano già. Si tratta di un circolo vizioso molto difficile da rompere;
- La paura del rifiuto: quando un bambino ha una bassa autostima tende ad isolarsi per paura di essere rifiutato dal gruppo, quindi è molto frequente che sviluppino un’alta remissività e desiderio di compiacere gli altri, a costo di azzerare i propri desideri;
- La richiesta di attenzioni: molto spesso, i bambini con una bassa autostima cercano attenzioni in modo prepotente e sfacciato, addirittura agendo in modo aggressivo per attirare l’attenzione di chi li circonda, adulti o compagni di scuola. Certo, avranno la loro attenzione, ma in maniera negativa, in quanto questi comportamenti vengono quasi sempre fraintesi e puniti, senza pensare ai bisogni nascosti del bambino.
Come costruire l’autostima nei bambini
Grazie ai numerosi studi e ricerche effettuate nel corso dei decenni, ad oggi conosciamo alcuni metodi per aiutare il bambino a costruire una propria autostima e poter vivere serenamente con sé stesso e con gli altri.
In generale, l’autostima di un bambino dipende da molti fattori di diversa natura, tra cui personale, sociale, relazionale e culturale. Nel momento in cui si inizia ad andare a scuola, il bambino si trova per la prima volta con figure molto diverse dai genitori, come gli insegnanti. Con questi ultimi, la sua relazione sarà molto diversa da quella che ha con i genitori e dovrà anche affrontare la conoscenza dei nuovi compagni di scuola.
Per accompagnare il bambino in una fase delicata come questa, è importante stare attenti a qualsiasi suo comportamento che non ci sembra abituale e rassicurarlo nel momento del bisogno. A volte sono sufficienti delle frasi motivazionali per infondere coraggio nelle loro capacità, quindi basta sceglierne qualcuna che ci sembra più adatta a noi e al nostro bambino e ripetergliele ogni tanto quando sembra averne la necessità.